Introduzione |
Intervista (Folco e Piero) |
Ragazzi volete presentare ai lettori di Evil Surfer
web-zine il vostro album nei suoi contenuti lirici e musicali?
(Piero) Heavy Metal! Questa è secondo me la miglior presentazione dell'album!
Effettivamente fatichiamo un po' a riconoscerci nelle etichette che vanno per la maggiore
al momento, e che talvolta qualcuno usa per definirci, come power, speed o (più
raramente) prog, soprattutto nell'accezione che hanno oggi. Questo è quello che secondo
me ci differenzia da gran parte dei gruppi italiani che, pur nella maggior parte dei casi
bravissimi, tendono un po' a seguire il filone del momento (naturalmente con le dovute
eccezioni). Abbiamo sempre fatto questo genere e continueremo a farlo, senza badare troppo
a chi dice "facendo così e cosà potreste vendere di più" e cose del genere;
fortunatamente abbiamo trovato un'etichetta, la Underground Symphony, che ci ha lasciato
piena libertà su quanto vogliamo fare (beh, forse ci ha ridimensionato un po' quando la
sparavamo troppo grossa hehehe...). Dal punto di vista dei testi, non si tratta di un vero
e proprio concept-album, ma c'è una sorta di filo conduttore, che è quello del racconto,
come evidenziato dal titolo. Un buon racconto, così come una buona canzone, hanno il
magico potere di riuscire a distoglierti dalla realtà e farti sentire altrove. I racconti
che compongono l'album sono fra i più vari, da storie fantasy a vicende mitologiche a
storie horror e così via, con alcune puntate anche nel mondo reale. Possono essere
ispirate a libri, film, fumetti o quant'altro, è il contenuto che conta, non la forma...
è la storia, non colui che la racconta!
Un testo che mi ha particolarmente
colpito è quello di "Chorus of the rain", inusuale per una heavy metal band che ha un approccio prettamente
fantasy nelle sue liriche.
(Piero) Effettivamente il testo di Chorus Of The Rain, così come la
canzone stessa, si discosta un po' dal resto dell'album, che comunque, come ti dicevo, non
si compone esclusivamente di liriche fantasy. E' un testo molto introspettivo, scritto da
Paolo, uno di quei testi che non si possono spiegare senza che perdano il loro fascino...
infatti non gli ho mai chiesto cosa vuole dire di preciso! E' giusto che ciascuno lo
interpreti a modo proprio.
Il fatto di essere riconosciuti
come la band dell'ex cantante dei Time Machine vi crea fastidio o al contrario lo
considerate un modo come un altro per promozionarvi?
(Folco) La cosa, a livello promozionale, non può che fare bene visto
che in fondo i Time Machine sono più conosciuti di noi, se però viene esposta nei giusti
termini...anzi colgo loccasione per chiarire alcuni punti. I Mesmerize non sono un
mio nuovo progetto come qualcuno ha scritto. Considero la band mia
sicuramente, non perché lho creata, ma perché mi identifico pienamente con il suo
spirito e la sua proposta musicale, al contrario i Time Machine non sono mai stati
miei visto che la mia funzione era di semplice guest. Essendo arrivato
allultimo momento non ho avuto modo di poter comporre nulla del materiale di
Galileo. I Mesmerize non sono la nuova band, il nuovo
progetto, etc... Insomma è duro ammetterlo, ma non sono affatto nuovi
visto che a Marzo festeggeremo i dieci anni di attività! Sono infatti passati 10 anni
dalle nostre prime esperienze musicali.
Come mai avete dovuto aspettare 10
anni per arrivare al sospirato record-deal?
(Folco) Bèh, diciamo la verità: con il 99 festeggiamo 10 anni
di attività, ma i primi non sono neanche da considerare: quando abbiamo formato la band
nessuno di noi sapeva suonare o scrivere musica quindi il primo periodo è da considerarsi
molto di più che un semplice rodaggio. Il primo demo-tape realizzato, R.I.P.,
era mooolto casalingo e i sei brani contenuti peccavano decisamente di ingenuità ed
inesperienza compositiva. E vero anche, però, che dalla registrazione di
Tregenda (secondo demo-tape) alluscita di Tales of Wonder
sono passati cinque anni!! Diciamo pure che abbiamo cercato a lungo e invano un contratto
discografico. In quegli anni cera il boom del prog-metal (genere musicale basato su
tecnicismi inverosimili e, a mio avviso, anche talvolta fini a sé stessi), capisci bene
come la nostra proposta musicale, che si ricollega direttamente al metal anni 80,
fosse vista come qualcosa di obsoleto e grossolano. Fortunatamente per noi gli ultimi due
anni hanno visto la rinascita del metal classico e noi abbiamo trovato un contratto sotto
Underground Symphony, potendo così far conoscere al pubblico la nostra musica.
Per quale motivo non è andato più in porto
il progetto di accasarvi presso la Lucrezia rec., label proprio dei succitati Time
Machine?
(Folco) In origine dovevamo uscire proprio per quella label, ma poi i discografici
cominciarono a fare alcune pressioni affinchè modificassimo il nostro genere in favore
del più trendy progressive metal. Oltre a non esserne obiettivamente in grado, non
sentivamo quel genere come nostro, (noi siamo cresciuti ascoltando gli Iron Maiden di
Powerslave e gli Helloween di Keeper of the 7th keys tanto per
intenderci!) e decidemmo di comune accordo di interrompere la collaborazione con la
Lucretia pur rimanendo in ottimi rapporti con loro.
L'album è pieno di special-guest,
ce ne volete parlare? (Piero)
Eddy Antonini degli Skylark e Frank Andiver, ex-Labyrinth, ora con gli
Shadows Of Steel, hanno suonato degli inserti di tastiera visto che non abbiamo un
tastierista (e francamente non ne sentiamo la mancanza!). Frank, inoltre e soprattutto, ha
fatto un grande lavoro a livello di produzione artistica, sia per quanto riguarda il
suono, sia dandoci preziosi consigli con la sua esperienza. Mauro Palermo, storico
chitarrista degli Sharks, ma ha suonato anche per Vasco Rossi, ha arricchito alcune nostre
canzoni con i suoi grandi assoli; con Andrea Torricini, ancora dagli Shadows Of Steel,
abbiamo fatto amicizia durante le registrazioni e l'abbiamo ospitato volentieri sul disco
come chitarra ritmica addizionale in una canzone.
Non credete che questo ritorno di
certe sonorità classiche vi possa paradossalmente danneggiare in qualche modo ?
(Folco) Non penso che possa danneggiarci: come ti ho già detto abbiamo
trovato un contratto anche grazie al ritorno di questo genere! Underground Symphony è
sempre stata unetichetta True metal e ha sempre prediletto bands come la
nostra, ma come tutte le case discografiche deve anche vendere i propri prodotti e se il
mercato flette in senso opposto non cè passione che tenga!
Cosa rispondereste a chi magari
per ignoranza vi tacciasse di cavalcare il trend del momento?
(Folco)Può essere negativo il fatto che
la gente ci venga a conoscere solo adesso che il genere è tornato in voga; così facendo
la nostra musica perde di personalità uscendo sul mercato insieme a molti altri prodotti
analoghi; se Tales Of Wonder fosse stato pubblicato tre anni fa probabilmente avrebbe
avuto lo stesso impatto che hanno avuto gli Hammerfall (certo se avessimo avuto anche lo
stesso supporto promozionale!!). Inoltre cè da dire che insieme a noi sono saltate
fuori altre bands che suonano questo tipo di metal, ma non so quante di esse facessero
prog un paio di anni fa, industrial cinque anni fa o grunge sette anni fa: non so se mi
spiego! Insomma, potremmo apparire una delle bands che seguono londa cercando il
successo commerciale, ma non è così. Ascoltate Tregenda (1993), che pur
avendo indubbi limiti conteneva in pieno gli stilemi che abbiamo maturato e riportato in
meglio (per quanto siamo riusciti) su Tales of Wonder.
Il 1998 è senza ombra di dubbio
l'anno della consacrazione dell' italian metal nel mondo. Un giudizio su Rhapsody,
Labyrinth, Eldritch e Athena e un grosso difetto della scena italiana.
(Piero) E' straordinario quanto sta succedendo in Italia da uno-due
anni a questa parte: grazie all'impegno delle case discografiche indipendenti, al
miglioramento delle produzioni e naturalmente alla bravura dei gruppi stessi, l'Italia è
finalmente riuscita a guadagnarsi un grosso spazio nel panorama metal internazionale. Ci
scrivono ragazzi un po' da tutto il mondo citando fra i loro gruppi preferiti (oltre ai
Mesmerize ...hehehe) Rhapsody e Labyrinth, naturalmente, ma anche Domine, Drakkar... Il
maggiore difetto della scena italiana è secondo me l'atteggiamento di molti musicisti
(non tutti, naturalmente): quando un gruppo ottiene un discreto successo, agli altri dà
fastidio, un po' per invidia, un po' perché pensano che rubino loro una fetta di mercato,
e quindi cominciano le critiche e gli ostruzionismi; davanti sembrano tutti amici, ma
quando ti volti devi camminare tenendo le spalle al muro... Noi assolutamente non vogliamo
entrare in un meccanismo di questo tipo, anche perché pensiamo che il successo di un
gruppo italiano faccia solo bene alla scena nazionale, magari limitando le vendite degli
altri in Italia, ma aprendo notevolmente a tutti le porte dei paesi stranieri; è un fatto
che fino a poco tempo fa, nessuno all'estero riteneva un gruppo italiano degno di ascolto,
mentre oggi c'è una grande attenzione anche per i gruppi nuovi, e sta nascendo quasi il
genere dell'"Italian Heavy Metal".
Dovendo formare la bill
di un "Monsters Of Rock", chi portereste sul palco oltre ovviamente ai
Mesmerize?
(Folco) Posso dirti la mia bill ideale (in ordine sparso per non fare
torti a nessuno): Mesmerize, Rhapsody, Angra, Stratovarius, Manowar !
So che avete in cantiere la
realizzazione di un MCD. Sarà composto di unreleased-tracks o vi compariranno anche delle
cover?
(Piero) Sì, dovremmo cominciare le registrazioni per il secondo album
allinizio di questautunno, e registreremo anche i pezzi per un CD singolo che
lo precederà. Ci sarà un pezzo del nuovo album, più altri tre pezzi, fra inediti e
cover. Dovremmo inoltre registrare anche una cover degli Adramelch per una
compilation-tributo dell'Underground Symphony, prevista pero per lanno
prossimo. A proposito di tributi, il mese prossimo entreremo in studio per incidere
The Prisoner degli Iron Maiden, che apparira tra breve per un doppio
CD-tributo che sarà pubblicata dalla label Energie.
Progetti futuri e saluti finali.
(Piero) Ok, a breve termine la nostra intenzione, oltre a quella di completare
le canzoni che andranno sul nostro secondo CD, e quella di suonare in giro il più
possibile, visto che è proprio il fare concerti laspetto più gratificante per una
band! Se vi capiterà quindi di capitare dalle parti di un nostro gig, non esitate quindi
a fare un salto a sentirci....e, mi raccomando, diteci che vi manda EVIL SURFER! J Up the
rizers! (Folco) Un saluto a tutti quanti i navigatori di Evil Surfer, e in generale
a tutti i kids che amano la nostra musica, il True Metal! Ciaoooo!
Luca Palmieri |