Interviste

Soul Grind

Introduzione

Leggi la recensione di "The Darkest Dawn".Quetsa band  instrospettiva ed "opprimente" inizia il proprio cammino musicale nel '96 lavorando sodo in sala prove e pubblicando il loro primo demo tape intitolato "Millenium". Il primo approcchio del gruppo è estremamente tirato e aggressivo, denotando una certa inclinazione per sonorità Black nord europei con sfumature melodiche mediterranee. La reazione da parte della critica verso il demo è stata molto positiva e lentamente nei circuiti underground  la band ha incrementato la propria popolarità che l' ha portata a registrare nel Novembre del '97 un cd promo presso i Planet Sound Studios di Firenze. L'etichetta italiana Elegy ricevuto questo promo mette immediatamente sotto contratto la formazione fiorentina per il loro primo debutto full length "The Darkest Dawn". Questo album include le quattro tracce precedentemente pubblicate sul cd promo ma arricchito da due gemme, un intro ed un outro, che tuttii insieme compongono quasi un'ora di musica estrema articolata e meditata. Da allora la band ha promosso questo cd con molti live ed hanno già composto altre 6 nuove canzoni in fase di rifinitura che saranno pubblicate sul loro secondo album in uscita entro la prossima primavera. E' l'otto Dicembre 1998 Firenze e in febbrile movimento per l'apprestarsi delle festività natalizie...solito traffico cittadino, ma in più riesci a cogliere sui visi di quasi tutti un espressione mista fra eccitazione collettiva e disperazione per la ricerca di un regalo che non riesce proprio mai ad essere originale. Il freddo è pungente quindi io, ed i membri della band decidiamo che forse è il caso di cercarci un rifugio caldo al più presto. Davanti ad una cioccolata calda ed un cappuccino i due ragazzi sono molto socievoli e disponibili a descrivere il loro "The Darkest Dawn", in giro ormai da qualche mesetto, ottimo concentrato di death, black e tanta tanta melodia fra il prog ed il sinfonico.

 

Intervista (interlocutori Michele -vocals-; Cristiano -drums- )

Soul GrindPresentartevi ai nostri lettori e descriveteci la vostra musica.
(Mich.): Allora, io sono Michele il cantante del gruppo. Il nostro sound è molto difficile da definire ed inquadrare nei canoni classici delle "etichette" dei generi musicali....non è nè Black nè Death ma sicuramente un crossover di molti stili. Il nostro primo album comunque può essere identificato come un symphonic death metal con delle partiture sia molto veloci che melodiche. Le nuove composizioni che sono in fase di preparazione sono un pò più varie, per certi versi ancora più estremi e veloci mentre per altri più musicali e variegati... ecco direi che rispetto al nostro debutto su vinile i nuovi pezzi sono meno "uniformi". Comunque un crossover molto estremo.

Avete pubblicato uscite come demo o promo precedenti a "The   Darkest Dawn" ?
(Mich.): Abbiamo iniziato nel modo più classico autoproducendoci un demo registrato nel Febbraio del '96 intitolato "Millenium" e lo abbiamo spedito alle redazioni di metal magazine in giro per lo stivale ricevendo recensioni molto positive ed "incoronazioni" varie tipo top demo etc., etc.. Da quel momento siamo stati contattati da alcune case discografiche tra le quali la più importante è stata la Elegy Records. Noi abbiamo deciso di optare per quest'ultima offerta perchè questa casa discografica ci assicurava la massima libertà d'espressione nel materiale di nostra composizione mentre altre ci avevano avvisato di voler "smussare" e modificare alcune nostre caratteristiche.

A che periodo si riferiscono le composizioni del vostro cd di debutto ?Michele - Vocals
(Mich.): Le canzoni di "The Darkest Dawn" sono il sunto delle nostre composizioni tra il periodo di formazione della band ed il momento prima di entrare in studio, quindi diciamo che sono frutto di circa un anno e mezzo di duro lavoro. Due brani erano già presenti sul nostro demo, "Moments Of Deep Sadness" ed "In The Twilight" anche se li abbiamo riarrangiati leggermente. L'album sta andando molto bene ma siamo molto delusi per quanto riguarda la distribuzione europea, in quanto non è stata efficente quanto quella italiana. Noi volevamo soprattutto puntare su una capillare distribuzione europea ed avere un mercato marcatamente extra-italiano ma questo non è avvenuto per vari motivi.

A proposito di distribuzione estera, questa quasi totale inefficenza sembra ormai diventato un male cronico. Secondo voi questa colpa è da attribuire al 100% alle case discografche oppure anche loro la "subiscono" quasi per inerzia causa la mancanza di "contatti giusti" ?
(Mich.): Potrebbe essere che non hanno i contatti giusti sul territorio europeo. Prendi ad esempio l'Audioglobe, che sta distribuendo ottimamente su tutto il territorio nostrano le etichette italiane e non, inclusa la Elegy Records; se per esempio ci si sposta in Germania, la SPV, che dovrebbe essere la "equivalemnte tedesca" della nostra Audioglobe purtroppo non distribuisce la nostra lable, "House Of Kings" in Scandinavia. Per carità, non dico che la Elegy stia facendo un pessimo lavoro tutto sommato ma ci vorrebbe qualche sforzo in più.

Cristiano -DrumsTornando alla band, come vi siete conosciuti e quali sono le vostre principali influenze musicali ?
(Cristiano): Io sono il batterista dei Soul Grind l'ultimo membro ad unirsi alla band; sono stato "reclutato" dal nostro bassista. Per quanto riguarda le mie personali influenze musicali, queste sono innumerevoli ed in genere tutta la band ascolta molti generi, dalla musica classica al Black, dal Death al crossover.

In effetti tutto il vostro cd è ricchissimo di innumerevoli citazioni ed influenze che spaziano dal più brutale black metal di stampo nord europeo al più ricercato e colorato barocchismo con melodie tipicamente mediterranee; quali nomi di band  conosciute accostereste al vostro sound ?
(Mich.): Non è facile fare dei nomi in quanto proprio come osservavi te, la nostra proposta musicale è intensa e colorita da mille influenze;  in ambito recensioni molte riviste ci hanno accostato ai Dark Tranquillity anche se io personalmente vedo i Soul Grind un pò più vicino a band come i Cradle Of Filth in alcuni frangenti, o ai Children Of Bodom per quanto riguarda la ricerca musicale, anche se noi certamente non abbiamo influenze power; il nostro sound comunque rimane molto personale e ritengo unico in quanto ognuno di noi ascolta diversi generi musicali anche al di fuori del metal estremo, ad esempio Mauro, il nostro chitarrista, ascolta parecchio rock, Cristiano, il batterista ama composizioni iper sinfoniche quasi classiche, io personalmente ascolto di tutto ed amo ancora rispolverare dischi della mia infanzia tipo i Motley Crue .....

LMarco - Keyboardse canzoni  (mediamente sui 7:00 min. ognuna) all'interno del vostro cd sono accomunate da un evidente filo conduttore ed in più c'è persino una canzone, "Of Stars And Burning Skies"  della durata di oltre venti minuti (!!!) suddivisa persino in quattro atti. Era per caso nelle vostre intenzioni scrivere una sorta di concept album ?
(Mich ): Questa domanda ci è stata rivolta più volte, ma non era nelle nostre intenzioni scrivere un concept album. Il filo conduttore lungo tutto l'album comunque c'è, ed anche per quanto riguarda le liriche è ben evidente. Il fatto è che gli argomenti che più mi hanno ispirato nello scrivere i testi di "The Darkest Dawn" sono i sensi  dell'uomo e le emozioni che ognuno di noi ne può trarre, quindi ogni mio testo riassume e cerca di metaforizzare dei determinati stati d'animo. In "In The Twilight" cerco di rappresentare e dipingere il dubbio e l'ansia che questo stato d'essere ci trasmette; in "Forever Lost ...." cerco materializzare con le parole lo stato di malessere in generale che può colpire un qualunque individuo per qualunque motivo..... un momento in cui cerchi di escludere ogni elemento dell'esistenza dalla vita dal tuo quotidiano e crei il "vuoto" intorno e dentro te stesso, infatti " ...forever lost in her sideral eternity..."  è una metafora del tentativo della persona di cercare di focalizzare il nulla e di non pensare a niente. Per quanto riguarda "Of Stars And Burning Skies", questo è ispirato a "L'inno alla notte" di Novalys; il suo protagonista diventa il protagonista del testo della nostra canzone.

Giacomo - BassDurante il vostro gig del 5 Dicembre al 5150 di Firenze ho avuto modo di apprezzare l'ottimo lavoro e l'importanza nell'insieme delle vostre canzoni del tastierista Marco; anche svolgendo un lavoro quasi in sottofondo in molti frangenti lui riesce a creare un caleidoscopico tappeto sonoro ai vostri taglienti riff di chitarra conferendo spesso degli accenti quasi barocchi alla vostra musica; lui fa   parte dei Soul Grind sin dalla vostra formazione iniziale oppure si è unito in seguito alla band e quanto pesa il suo contributo in fase di composizione ?
(Mich): Inizialmente la band non era stata concepita per avere stabilmente un tastierista fra le sue fila e la formazione era un classico chitarra-basso-batteria-voce. Al momento in cui ci siamo resi conto che necessitavamo di un altro membro per poter arricchire ulteriormente il nostro sound, eravamo indecisi se optare per un secondo chitarrista o aggiungere delle tastiere all'interno delle nostre composizioni. Quasi casualmente in quello stesso periodo siamo entrati in contatto con Marco con cui abbiamo fatto un paio di prove e ci siamo resi immediatamente conto che fra di noi cera un ottimo feeling, sia dal punto di vista caratteriale e soprattutto dal punto di vista musicale. Lui è tecnicamente molto bravo, ha un grande senso melodico e conferisce sicuramente un ulteriore motivo caratterizzante al sound dei Soul Grind. Le sue influenze musicali lo portano veramente ad avere delle idee che spaziano a 360° nell'ambito della musica.

State componendo del nuovo materiale ?
(Mich): Attualmente siamo in un periodo molto produttivo ed intenso. Abbiamo raddoppiato le nostre prove settimanali in studio e cerchiamo di suonare il più possibile; il risultato per ora sono quasi 6 pezzi nuovi quindi stiamo componendo la maggior parte delle composizioni che finirnno sul nostro secondo cd.

La bandQuali direzioni musicali seguono le nuove composizioni ?
(Mich): Innanzitutto credo che opteremo per una produzione un pò più cristallina e per certi versi "tecnologica", al passo con i tempi. Marco ora utilizza molto più un sintetizzatore anzichè una semplice tastiera percui potremo permetterci di introdurre sonorità fresche, dei synth e quindi fraseggi un pò meno "classici". Il nostro sound comunque rimarrà ben riconoscibile, ma stiamo allargando i nostri orizonti e confini. Abbiamo cercato di meglio riassumere i nostri estremi all'interno dei singoli brani, riducendo e snellendo le durate delle composizioni cosicchè sarà un pò meno evidente quel filo conduttore che corre lungo tutta la durata del nostro attuale cd "The Darkest Dawn". Il nuovo platter sarà quindi composto da capitoli quasi a sè stanti.

I vostri prossimi appuntamenti live ?
(Cristiano): Dovremmo suonare il 5 Marzo al Gothic di Genova, ma stiamo cercano altre date anche prima.

Condividerete il palco con un altra band e fra coloro con cui avete suonato live finora chi vi ha lasciato una migliore impressione ?
(Mich): Un gruppo che ci ha colpito per professionalità sono sicuramente i Novembre; abbiamo suonato con loro lo scorso anno e ci siamo trovati benissimo. Innanzitutto sono delle persone disponibilissime che non hanno assolutamente avuto problemi a prestarci le loro attrezzature, (tipo trigger etc., etc.,...) mentre molti altri gruppi non lo fanno quindi gli sono molto riconoscente sia come musicista che come persona; oltretutto anche musicalmente loro sono veramente bravi. Poi abbiamo suonato anche con i Detestor qui a Firenze ma loro  mi hanno deluso molto. Quando ero un loro fan e non avevo ancora iniziato stabilmente la mia avventura con i Soul Grind, gli attribuivo l'appellativo di essere una grande band italiana. Una volta a contatto con loro però ho scoperto che sono degli individui che non hanno rispetto per il lavoro altrui. Sono arrivati al locale con ampio ritardo, impadronendosi del palco come fossero delle rock-stars, mentre il "lavoro sporco" era stato fatto da noi e dai By The Grief, quindi loro hanno perso il mio rispetto. Per il futuro mi auguro di poter condividere il palco con i migliori, tipo Sadist, ancora i Novembre ..... qui a Firenze apprezzo molto gli Inner Shrine. Ovviamente se poi parliamo di sogni, bhè un tour in compagnia ai Dark Tranquillity sarebbe il massimo.

BandVisto che non avete peli sulla lingua, vi rivolgo la mia famelica domanda ...... In cima alla torre di Pisa, potete buttare giù tre band e salvarne altre 3 .... sparate dei nomi !
(Mich): Ahia, quì si va sul difficile ! Inizi te Cristiano !? Eheheheh ..... Vabbè inizio io; non ne posso già più di questo nuovo trend power, nonostante stimi i gruppi italiani che ne fanno parte e che grazie ad esso hanno ottenuto ottimi riscontri in campo internazionale. Poi sono sempre i soliti musicisti in fondo in fondo che inventano side projects e side-bands, ad esempio gli Athena loro praticamente sono una sorta di Super Gruppo composto dai maggiori power act italiani e ripropongono tutto sommato le stesse cose che fanno nei loro gruppi d'origine.
(Cristiano): Anch'io mi associo a quello che ha detto Michele, ed in più aggiungo tutta la musica da "tuz" (nessun riferimento a me please !!!! nd PierotuZ) che c'è in giro per le radio ed in discoteca. Invece ho apprezzato molto tutto ciò che ultimamente abbia avuto a che fare con sonorità darkeggianti, ad esempio l'ultimo My Dying Bride, gli Anathema e cose del genere. Io aggiungerei l'eccellente e sottovalutato Chroma Key "Dead Air For Radios", di Kevin Moore, Zonder and Vera. (Per il resto i ragazzi glissano, ma possibile che non vi venga in mente niente in questi momenti !?!? eheheh nd PierotuZ).

Quale zone d'Italia ritenete siano più prolifere sia come seguito che come proposte nella musica estrema ?
(Mich): Milano è sicuramente agevolata già dal punto di vista geografico, visto che si trova a ridosso di regioni europee tipo la Germania, vera e proprio mecca del metal del vecchio continente. Bologna ha una scena alternativa molto vivace ma penso che per quanto riguarda la scena fiorentina e toscana in genere penso di potermi ritenere fortunato, visto che da noi sono nate le band maggiori in ambito metal italiano : Death SS, Necromass, Eldritch e via dicendo. E sono fiero  di poter dire che anche noi facciamo parte di questa scena.

PierotuZ