Introduzione |
Intervista (interlocutori Michele -vocals-; Cristiano -drums- ) |
Presentartevi
ai nostri lettori e descriveteci la vostra musica.
(Mich.): Allora, io sono Michele il cantante del gruppo. Il nostro
sound è molto difficile da definire ed inquadrare nei canoni classici delle
"etichette" dei generi musicali....non è nè Black nè Death ma sicuramente un
crossover di molti stili. Il nostro primo album comunque può essere identificato come un
symphonic death metal con delle partiture sia molto veloci che melodiche. Le nuove
composizioni che sono in fase di preparazione sono un pò più varie, per certi versi
ancora più estremi e veloci mentre per altri più musicali e variegati... ecco direi che
rispetto al nostro debutto su vinile i nuovi pezzi sono meno "uniformi".
Comunque un crossover molto estremo.
Avete pubblicato uscite come demo
o promo precedenti a "The Darkest Dawn" ?
(Mich.): Abbiamo iniziato nel modo più classico autoproducendoci un
demo registrato nel Febbraio del '96 intitolato "Millenium" e lo abbiamo spedito
alle redazioni di metal magazine in giro per lo stivale ricevendo recensioni molto
positive ed "incoronazioni" varie tipo top demo etc., etc.. Da quel momento
siamo stati contattati da alcune case discografiche tra le quali la più importante è
stata la Elegy Records. Noi abbiamo deciso di optare per quest'ultima offerta perchè
questa casa discografica ci assicurava la massima libertà d'espressione nel materiale di
nostra composizione mentre altre ci avevano avvisato di voler "smussare" e
modificare alcune nostre caratteristiche.
A che periodo si riferiscono le
composizioni del vostro cd di debutto ?
(Mich.): Le canzoni di "The Darkest Dawn" sono il sunto
delle nostre composizioni tra il periodo di formazione della band ed il momento prima di
entrare in studio, quindi diciamo che sono frutto di circa un anno e mezzo di duro lavoro.
Due brani erano già presenti sul nostro demo, "Moments Of Deep Sadness" ed
"In The Twilight" anche se li abbiamo riarrangiati leggermente. L'album sta
andando molto bene ma siamo molto delusi per quanto riguarda la distribuzione europea, in
quanto non è stata efficente quanto quella italiana. Noi volevamo soprattutto puntare su
una capillare distribuzione europea ed avere un mercato marcatamente extra-italiano ma
questo non è avvenuto per vari motivi.
A proposito di distribuzione
estera, questa quasi totale inefficenza sembra ormai diventato un male cronico. Secondo
voi questa colpa è da attribuire al 100% alle case discografche oppure anche loro la
"subiscono" quasi per inerzia causa la mancanza di "contatti giusti" ?
(Mich.): Potrebbe essere che non hanno i contatti giusti sul
territorio europeo. Prendi ad esempio l'Audioglobe, che sta distribuendo ottimamente su
tutto il territorio nostrano le etichette italiane e non, inclusa la Elegy Records; se per
esempio ci si sposta in Germania, la SPV, che dovrebbe essere la "equivalemnte
tedesca" della nostra Audioglobe purtroppo non distribuisce la nostra lable,
"House Of Kings" in Scandinavia. Per carità, non dico che la Elegy stia facendo
un pessimo lavoro tutto sommato ma ci vorrebbe qualche sforzo in più.
Tornando
alla band, come vi siete conosciuti e quali sono le vostre principali influenze musicali ?
(Cristiano): Io sono il batterista dei Soul Grind l'ultimo membro ad
unirsi alla band; sono stato "reclutato" dal nostro bassista. Per quanto
riguarda le mie personali influenze musicali, queste sono innumerevoli ed in genere tutta
la band ascolta molti generi, dalla musica classica al Black, dal Death al crossover.
In effetti tutto il vostro cd è
ricchissimo di innumerevoli citazioni ed influenze che spaziano dal più brutale black
metal di stampo nord europeo al più ricercato e colorato barocchismo con melodie
tipicamente mediterranee; quali nomi di band conosciute accostereste al vostro sound
?
(Mich.): Non è facile fare dei nomi in quanto proprio come
osservavi te, la nostra proposta musicale è intensa e colorita da mille influenze;
in ambito recensioni molte riviste ci hanno accostato ai Dark Tranquillity anche se io
personalmente vedo i Soul Grind un pò più vicino a band come i Cradle Of Filth in alcuni
frangenti, o ai Children Of Bodom per quanto riguarda la ricerca musicale, anche se noi
certamente non abbiamo influenze power; il nostro sound comunque rimane molto personale e
ritengo unico in quanto ognuno di noi ascolta diversi generi musicali anche al di fuori
del metal estremo, ad esempio Mauro, il nostro chitarrista, ascolta parecchio rock,
Cristiano, il batterista ama composizioni iper sinfoniche quasi classiche, io
personalmente ascolto di tutto ed amo ancora rispolverare dischi della mia infanzia tipo i
Motley Crue .....
Le canzoni
(mediamente sui 7:00 min. ognuna) all'interno del vostro cd sono accomunate da un evidente
filo conduttore ed in più c'è persino una canzone, "Of Stars And Burning
Skies" della durata di oltre venti minuti (!!!) suddivisa persino in quattro
atti. Era per caso nelle vostre intenzioni scrivere una sorta di concept album ?
(Mich ): Questa domanda ci è stata rivolta più volte, ma non era
nelle nostre intenzioni scrivere un concept album. Il filo conduttore lungo tutto l'album
comunque c'è, ed anche per quanto riguarda le liriche è ben evidente. Il fatto è che
gli argomenti che più mi hanno ispirato nello scrivere i testi di "The Darkest
Dawn" sono i sensi dell'uomo e le emozioni che ognuno di noi ne può trarre,
quindi ogni mio testo riassume e cerca di metaforizzare dei determinati stati d'animo. In
"In The Twilight" cerco di rappresentare e dipingere il dubbio e l'ansia che
questo stato d'essere ci trasmette; in "Forever Lost ...." cerco materializzare
con le parole lo stato di malessere in generale che può colpire un qualunque individuo
per qualunque motivo..... un momento in cui cerchi di escludere ogni elemento
dell'esistenza dalla vita dal tuo quotidiano e crei il "vuoto" intorno e dentro
te stesso, infatti " ...forever lost in her sideral eternity..." è una
metafora del tentativo della persona di cercare di focalizzare il nulla e di non pensare a
niente. Per quanto riguarda "Of Stars And Burning Skies", questo è ispirato a
"L'inno alla notte" di Novalys; il suo protagonista diventa il protagonista del
testo della nostra canzone.
Durante
il vostro gig del 5 Dicembre al 5150 di Firenze ho avuto modo di apprezzare l'ottimo
lavoro e l'importanza nell'insieme delle vostre canzoni del tastierista Marco; anche
svolgendo un lavoro quasi in sottofondo in molti frangenti lui riesce a creare un
caleidoscopico tappeto sonoro ai vostri taglienti riff di chitarra conferendo spesso degli
accenti quasi barocchi alla vostra musica; lui fa parte dei Soul Grind sin dalla
vostra formazione iniziale oppure si è unito in seguito alla band e quanto pesa il suo
contributo in fase di composizione ?
(Mich): Inizialmente la band non era stata concepita per avere
stabilmente un tastierista fra le sue fila e la formazione era un classico
chitarra-basso-batteria-voce. Al momento in cui ci siamo resi conto che necessitavamo di
un altro membro per poter arricchire ulteriormente il nostro sound, eravamo indecisi se
optare per un secondo chitarrista o aggiungere delle tastiere all'interno delle nostre
composizioni. Quasi casualmente in quello stesso periodo siamo entrati in contatto con
Marco con cui abbiamo fatto un paio di prove e ci siamo resi immediatamente conto che fra
di noi cera un ottimo feeling, sia dal punto di vista caratteriale e soprattutto dal punto
di vista musicale. Lui è tecnicamente molto bravo, ha un grande senso melodico e
conferisce sicuramente un ulteriore motivo caratterizzante al sound dei Soul Grind. Le sue
influenze musicali lo portano veramente ad avere delle idee che spaziano a 360°
nell'ambito della musica.
State componendo del nuovo
materiale ?
(Mich): Attualmente siamo in un periodo molto produttivo ed intenso.
Abbiamo raddoppiato le nostre prove settimanali in studio e cerchiamo di suonare il più
possibile; il risultato per ora sono quasi 6 pezzi nuovi quindi stiamo componendo la
maggior parte delle composizioni che finirnno sul nostro secondo cd.
Quali direzioni musicali seguono le
nuove composizioni ?
(Mich): Innanzitutto credo che opteremo per una produzione un pò
più cristallina e per certi versi "tecnologica", al passo con i tempi. Marco
ora utilizza molto più un sintetizzatore anzichè una semplice tastiera percui potremo
permetterci di introdurre sonorità fresche, dei synth e quindi fraseggi un pò meno
"classici". Il nostro sound comunque rimarrà ben riconoscibile, ma stiamo
allargando i nostri orizonti e confini. Abbiamo cercato di meglio riassumere i nostri
estremi all'interno dei singoli brani, riducendo e snellendo le durate delle composizioni
cosicchè sarà un pò meno evidente quel filo conduttore che corre lungo tutta la durata
del nostro attuale cd "The Darkest Dawn". Il nuovo platter sarà quindi composto
da capitoli quasi a sè stanti.
I vostri prossimi appuntamenti
live ?
(Cristiano): Dovremmo suonare il 5 Marzo al Gothic di Genova, ma
stiamo cercano altre date anche prima.
Condividerete il palco con un
altra band e fra coloro con cui avete suonato live finora chi vi ha lasciato una migliore
impressione ?
(Mich): Un gruppo che ci ha colpito per professionalità sono
sicuramente i Novembre; abbiamo suonato con loro lo scorso anno e ci siamo trovati
benissimo. Innanzitutto sono delle persone disponibilissime che non hanno assolutamente
avuto problemi a prestarci le loro attrezzature, (tipo trigger etc., etc.,...) mentre
molti altri gruppi non lo fanno quindi gli sono molto riconoscente sia come musicista che
come persona; oltretutto anche musicalmente loro sono veramente bravi. Poi abbiamo suonato
anche con i Detestor qui a Firenze ma loro mi hanno deluso molto. Quando ero un loro
fan e non avevo ancora iniziato stabilmente la mia avventura con i Soul Grind, gli
attribuivo l'appellativo di essere una grande band italiana. Una volta a contatto con loro
però ho scoperto che sono degli individui che non hanno rispetto per il lavoro altrui.
Sono arrivati al locale con ampio ritardo, impadronendosi del palco come fossero delle
rock-stars, mentre il "lavoro sporco" era stato fatto da noi e dai By The Grief,
quindi loro hanno perso il mio rispetto. Per il futuro mi auguro di poter condividere il
palco con i migliori, tipo Sadist, ancora i Novembre ..... qui a Firenze apprezzo molto
gli Inner Shrine. Ovviamente se poi parliamo di sogni, bhè un tour in compagnia ai Dark
Tranquillity sarebbe il massimo.
Visto che non avete peli sulla lingua, vi
rivolgo la mia famelica domanda ...... In cima alla torre di Pisa, potete buttare giù tre
band e salvarne altre 3 .... sparate dei nomi !
(Mich): Ahia, quì si va sul difficile ! Inizi te Cristiano !?
Eheheheh ..... Vabbè inizio io; non ne posso già più di questo nuovo trend power,
nonostante stimi i gruppi italiani che ne fanno parte e che grazie ad esso hanno ottenuto
ottimi riscontri in campo internazionale. Poi sono sempre i soliti musicisti in fondo in
fondo che inventano side projects e side-bands, ad esempio gli Athena loro praticamente
sono una sorta di Super Gruppo composto dai maggiori power act italiani e ripropongono
tutto sommato le stesse cose che fanno nei loro gruppi d'origine.
(Cristiano): Anch'io mi associo a quello che ha detto Michele, ed in
più aggiungo tutta la musica da "tuz" (nessun
riferimento a me please !!!! nd PierotuZ) che c'è in
giro per le radio ed in discoteca. Invece ho apprezzato molto tutto ciò che ultimamente
abbia avuto a che fare con sonorità darkeggianti, ad esempio l'ultimo My Dying Bride, gli
Anathema e cose del genere. Io aggiungerei l'eccellente e sottovalutato Chroma Key
"Dead Air For Radios", di Kevin Moore, Zonder and Vera. (Per il resto i ragazzi glissano, ma possibile che non vi venga in
mente niente in questi momenti !?!? eheheh nd PierotuZ).
Quale zone d'Italia ritenete
siano più prolifere sia come seguito che come proposte nella musica estrema ?
(Mich): Milano è sicuramente agevolata già dal punto di vista
geografico, visto che si trova a ridosso di regioni europee tipo la Germania, vera e
proprio mecca del metal del vecchio continente. Bologna ha una scena alternativa molto
vivace ma penso che per quanto riguarda la scena fiorentina e toscana in genere penso di
potermi ritenere fortunato, visto che da noi sono nate le band maggiori in ambito metal
italiano : Death SS, Necromass, Eldritch e via dicendo. E sono fiero di poter dire
che anche noi facciamo parte di questa scena.
PierotuZ |